Ma lo sapete cosa va per la maggiore in questo periodo?
Quando uno pensa a belle insalatone estive?
Quando ci si scervella per trovare alternative fresche per pranzetti leggeri?
Quando si parte col pesto a gogo?
Quando mi invento torte salate e frittatine di ogni tipo?
La crema di ceci col baccalà al vapore.
Ma si può? Cioè, sì, capisco, è ottima...ma non a inizio giugno, col sole caldo fuori e l'aria condizionata dentro!!!!
E invece sì, tutti vogliono la crema di ceci col baccalà al vapore.
Ma siccome io ancora non me ne capacito, oggi vi do la ricetta della crema di piselli, che per lo meno sono freschi e di stagione, col baccalà tiepido....cerchiamo di togliere qualche grado di calore a questo santo piatto, valà!
Crema di piselli con baccalà tiepido
Per 4 persone
2 scalogni, oppure 2 cipollotti, oppure 2 cipolle nuove; 800 g di piselli freschi, su dai fate lo sforzo, lo so che surgelati sono tanto comodi, ma scoprirete tuttunaltro sapore; 600 g di baccalà già dissalato; sale, pepe, buonissimo olio extravergine di oliva, e un po' di buona volontà, chè tolti i piselli è un piatto dalla preparazione facile facile...
Mettete sul fuoco una casseruola (una padella coi bordi un po' più alti, per intenderci), con due cucchiai d'olio extravergine di oliva, e fatevi rosolare lo scalogno tritato, o chi per esso abbiate scelto.
Dopo pochi minuti, aggiungetevi i piselli precedentemente sgranati e puliti (ai bambini piace un sacco fare questo lavoro, ve l'assicuro!), e bagnate il tutto con due mestoli di acqua o, se preferite un sapore finale più deciso, di brodo vegetale. Fate cuocere la zuppetta per una ventina di minuti.
Nel frattempo tagliate il vostro baccalà in 4 parti uguali, da 150g l'una circa. Mettete sul fuoco un pentolino con dell'acqua e portatelo a ebollizione. Cuocetevi quindi il baccalà per 4 minuti dalla ripresa del bollore.
Intanto la zuppetta sarà cotta, potrete quindi frullarla con l'aiuto del minipimer (frullatore a immersione), e con l'aggiunta a filo di olio extravergine e, se lo gradite, una manciata di formaggio grattuggiato.
Dividete la crema in 4 piatti fondi, e adagiatevi sopra ognuno un trancio di baccalà, condite con una macinata di pepe e ancora un giro di olio.
Questo piatto può essere servito come antipasto, come primo o come secondo, a seconda della quantità di piselli che si ha voglia di pulire...
Buon inizio!
10124
giovedì 7 giugno 2012
giovedì 10 maggio 2012
RICETTE DI CITTA'
Il sole, finalmente!
Certo, anche il caldo, che oggi in cucina si è fatto sentire forte e chiaro....
Quindi, vi aspettate una ricetta fresca fresca sfiziosa sfiziosa leggera leggera?
Tipo un' insalatina di asparagi e favette appena sbollentate, ovette di quaglia sode e fiori di cappero, il tutto condito con una gustosa emulsione di olio e acciughe?
Mmmmm, no.
Oppure un dolcino a base di fragole del contadino, con la panna e un po' di croccantino sbriciolato nel bicchiere, a chiudere una bella cena in terrazzo?
Mmmmmm, no no.
Allora una focaccetta leggera leggera con tutte le buone erbette fresche di stagione nell'impasto, lievitata naturalmente, accompagnata solo da dell' ottimo Prosciutto crudo di Parma?
Mmmmmmmm, no no no.
Oggi siamo di risotto, e non capirete quanto è buono finchè non lo mangerete.
Tutto. Fino all'ultimo chicco!
Risotto asparagi e liquirizia
Per 4 persone
1 scalogno, 8 asparagi non troppo grandi e non troppo piccoli, 350 g di riso carnaroli, 1 costa di sedano, una carota, mezza cipolla, 50 g di burro,* liquirizia
*per la liquirizia avete 3 opzioni: comprare quella pura e ridurla in polvere con un macina caffè o un cutter molto potente; comprare quella in polvere in erboristeria; comprare un bastoncino e tritarlo nel macina caffè. Quest'ultima opzione è forse la più semplice, ma è anche quella che dà un sapore molto meno deciso.
Se usate quella pura o quella in polvere ne basterà un cucchiaino da caffè scarso, se avete i bastoncini ne basterà mezzo.
Mettete sul fuoco una pentola con circa 2 litri d'acqua, la mezza cipolla sbucciata, la carota e la costa di sedano. Quando bolle aggiungete un pugnetto di sale grosso, calcolate 15 minuti e poi spegnete il fuoco.
Nel frattempo pulite gli asparagi: sciacquateli bene in modo da togliere ogni traccia di terra, tagliate la parte bianca in basso, circa 2 cm, e con l'aiuto di un pelapatate spelate gli ultimi 4 cm. Tagliateli quindi a tocchetti di 2cm.
Mettete su il risotto: pulite lo scalogno e affettatelo il più sottile possibile, mettetelo in un tegame con 2 cucchiai di olio extra vergine di oliva e gli asparagi preparati precedentemente.
Fate andare lo scalogno e gli asparagi per qualche minuto, aggiungetevi il riso, tostatelo ancora 2-3 minuti, e quindi bagnatelo con un mestolo di brodo.
Proseguite la cottura per altri 12-14 minuti, continuando a bagnare il riso con il brodo vegetale e girandolo spesso. Fate in modo di arrivare a ridosso della fine della cottura, quindi intorno al tredicesimo minuto, con il risotto semi asciutto. Se è troppo brodoso rischia di scuocere.
Togliete il tegame dal fuoco, e mantecatelo con il burro e la liquirizia, e se volete pochissimo parmigiano grattuggiato.
E se vi va, venite a dirmi cosa ne pensate di quello che faccio io qui!
Certo, anche il caldo, che oggi in cucina si è fatto sentire forte e chiaro....
Quindi, vi aspettate una ricetta fresca fresca sfiziosa sfiziosa leggera leggera?
Tipo un' insalatina di asparagi e favette appena sbollentate, ovette di quaglia sode e fiori di cappero, il tutto condito con una gustosa emulsione di olio e acciughe?
Mmmmm, no.
Oppure un dolcino a base di fragole del contadino, con la panna e un po' di croccantino sbriciolato nel bicchiere, a chiudere una bella cena in terrazzo?
Mmmmmm, no no.
Allora una focaccetta leggera leggera con tutte le buone erbette fresche di stagione nell'impasto, lievitata naturalmente, accompagnata solo da dell' ottimo Prosciutto crudo di Parma?
Mmmmmmmm, no no no.
Oggi siamo di risotto, e non capirete quanto è buono finchè non lo mangerete.
Tutto. Fino all'ultimo chicco!
Risotto asparagi e liquirizia
Per 4 persone
1 scalogno, 8 asparagi non troppo grandi e non troppo piccoli, 350 g di riso carnaroli, 1 costa di sedano, una carota, mezza cipolla, 50 g di burro,* liquirizia
*per la liquirizia avete 3 opzioni: comprare quella pura e ridurla in polvere con un macina caffè o un cutter molto potente; comprare quella in polvere in erboristeria; comprare un bastoncino e tritarlo nel macina caffè. Quest'ultima opzione è forse la più semplice, ma è anche quella che dà un sapore molto meno deciso.
Se usate quella pura o quella in polvere ne basterà un cucchiaino da caffè scarso, se avete i bastoncini ne basterà mezzo.
Mettete sul fuoco una pentola con circa 2 litri d'acqua, la mezza cipolla sbucciata, la carota e la costa di sedano. Quando bolle aggiungete un pugnetto di sale grosso, calcolate 15 minuti e poi spegnete il fuoco.
Nel frattempo pulite gli asparagi: sciacquateli bene in modo da togliere ogni traccia di terra, tagliate la parte bianca in basso, circa 2 cm, e con l'aiuto di un pelapatate spelate gli ultimi 4 cm. Tagliateli quindi a tocchetti di 2cm.
Mettete su il risotto: pulite lo scalogno e affettatelo il più sottile possibile, mettetelo in un tegame con 2 cucchiai di olio extra vergine di oliva e gli asparagi preparati precedentemente.
Fate andare lo scalogno e gli asparagi per qualche minuto, aggiungetevi il riso, tostatelo ancora 2-3 minuti, e quindi bagnatelo con un mestolo di brodo.
Proseguite la cottura per altri 12-14 minuti, continuando a bagnare il riso con il brodo vegetale e girandolo spesso. Fate in modo di arrivare a ridosso della fine della cottura, quindi intorno al tredicesimo minuto, con il risotto semi asciutto. Se è troppo brodoso rischia di scuocere.
Togliete il tegame dal fuoco, e mantecatelo con il burro e la liquirizia, e se volete pochissimo parmigiano grattuggiato.
E se vi va, venite a dirmi cosa ne pensate di quello che faccio io qui!
lunedì 30 aprile 2012
RUBRICA 10X10 - IVAN CATALANO
Da bambino amava sfogliare gli album fotografici dei suoi genitori, in particolare quelli del loro passato da emigrati, e da ragazzo inizia a fotografare le processioni religiose nella sua città. Laureato in Architettura, conduce studi e ricerche sulla fotografia dividendosi tra la realizzazione di lavori personali e l’insegnamento. Partecipa alla finale di Io Espongo IX Edizione, concorso per giovani artisti nella Città di Torino. Ha rappresentato la giovane fotografia italiana partecipando a PAN.archive[d], ad Artissima 13. Nel 2007 scatti del suo lavoro Luoghi di vita entrano a far parte della collezione permanente del PAN, per poi essere pubblicati sulla rivista Terre di Mezzo. Nel 2009 riceve la menzione speciale alla XII Biennale Internazionale Arte Plurale di Torino con il lavoro Noi, tra la terra e il cielo. E’ socio fondatore di bin11 , progetto culturale volto alla riflessione sulla cultura dell’immagine fotografica contemporanea. Dieci domande per lui.
Cosa c'è sulla tua scrivania?
Prevalentemente colonne di libri a seguire un portacenere poi una bottiglia d'acqua, una matita, dei fogli e un laptop
Descrivi un tuo rito quotidiano.
Rifare il letto
Quale oggetto non deve mancare in una casa?
Se fosse animato un gatto, statico una radio
Ultimo viaggio?
Enna
Quando non fai fotografie cosa fai?
Faccio poche fotografie quando non ne faccio penso a come poter campare
Intuizione o tecnica?
L'intuizione la lascio ad altri, la tecnica la trovo noiosa, potrei suggerire passione
Un progetto a cui vorresti lavorare?
Più che ad un progetto vorrei poter lavorare sulle mie idee senza pensare a come trovare i soldi per poterlo fare
Scattare è come..?
"Un ultimo sguardo sul mondo"
Soggetto o prospettiva interessante a Torino?
Andare sulla Mole e cercandola con lo sguardo, accorgersi che non si vede più
Definisci l'ottimismo oggi.
Sviluppare saggezza
venerdì 27 aprile 2012
RICETTE DI CITTA'
Si, lo so, sono in ritardo di un paio di giorni, ma la Liberazione si festeggia anche al ristorante, lavorando ovviamente, almeno mezza giornata...perciò, un po' in ritardo come mio solito, ma sento di poter dire di aver mantenuto fede alla promessa data...perciò beccatevi la seconda ricetta di città!
Quella di oggi è la ricetta di un antipasto che va per la maggiore in questo momento in Tratto-ria, mooolto di stagione, mooolto sfizioso, mooolto soddisfacente, e un pochino fritto. Ma poco, chè ogni tanto le cose grasse fanno proprio bene, se non alla salute, almeno al morale!
Fiori di zucchina ripieni di mozzarella, basilico e acciughe
Per 4 persone
10 fiori di zucchina belli, non troppo sgualciti o bagnati che sennò non si riesce a farcirli -
3 mozzarelle da 125g - 1 mazzo di basilico - 6 filetti di acciughe sottolio - farina - 3 uova - pangrattato - olio per friggere
1) Aprite le mozzarelle e scolatele bene, lavate e asciugate le foglie di basilico, scolate i filetti di acciuga.
In un mixer tritate velocemente questi tre ingredienti, in modo da formare un impasto omogeneo, ma facendo attenzione a non farlo diventare una poltiglia unica. Se preferite, potete fare questo lavoro anche sul tagliere, tritando insieme gli ingredienti a coltello.
E' importante che il ripieno risulti asciutto, altrimenti perderà acqua in cottura e l'olio schizzerà da tutte le parti!
2) Con l'aiuto di un cucchiaino, o meglio ancora utilizzando un sac à poche, riempite 3/4 di ogni fiore con un po' di ripieno, e cercate di sigillare la punta del fiore a mo' di caramella, girandolo delicatamente su se stesso.
3) Preparate tre recipienti: in uno disponete la farina (circa 150g), in un altro sbattete le 4 uova, e nel terzo mettetevi il pangrattato. Cominciate a impanare i fiori ripieni passandoli uno a uno prima nella farina, poi nelle uova, e per ultimo, scolando bene l'uovo in eccesso, nel pangrattato. Disporre quindi i fiori impanati su un piatto con un foglio di carta da cucina, in modo da assorbire l'eventuale liquido in eccesso (...che se siete stati bravi non dovrebbe esserci!).
4) Mettete l'olio per friggere, preferibilmente quello di semi di arachide, in una padella dai bordi alti. Fate in modo che ce ne sia almeno 5 cm, e quando l'olio è caldo friggete i fiori impanati due o tre alla volta, girandoli da ogni lato un paio di volte, finchè non risultano ben dorati. Scolateli su un foglio di carta assorbente, se necessario salateli, e portate in tavola!
mercoledì 18 aprile 2012
RICETTE DI CITTA'
Niente, la primavera non ne vuole sapere.
Quelle belle giornate di sole e di aria fresca che profuma di fiori di cilegio, le gite in bici e le passeggiate in collina in mezzo ai prati verdi, il sorriso che torna sul viso di tutti... nulla di tutto ciò ci è ancora permesso, per ora solo nubi, pioggia e pozzanghere all'orizzonte.
Ma io non dispero, perchè prima o poi un pic-nic lo faremo, e allora vediamo di arrivarci più che preparati!
Questa prima ricetta di città è infatti perfetta anche per essere gustata in mezzo alla campagna, perciò a voi la scelta!
Tortino di ricotta, scarola e prosciutto cotto
Per 6 persone
500 g ricotta - 2 uova - 2 cucchiai di parmigiano grattuggiato - 2 cipollotti bianchi - 2 teste di scarola - 100 g prosciutto cotto in un'unica fetta spessa - olio - sale - pepe
1) Mettete sul fuoco una pentola con dell'acqua, portatela a ebollizione, mentre nel lavandino lavate in acqua abbondante la scarola; una volta pulita, cuocetela nell'acqua per 3-4 minuti. Scolatela e una volta raffreddata, strizzatela bene.
2)Affettate i cipollotti e fateli saltare per qualche minuto in una padella con due cucchiai di olio; fateli raffreddare. Tagliate a cubetti la fetta di prosciutto.
3)Amalgamate la ricotta con le uova e il parmigiano, aggiungetevi i cipollotti, il prosciutto, e la scarola, aggiustate di sale e di pepe, e versate il composto in una teglia rettangolare (tipo quelle da flan) o rotonda (tipo quelle da torta, diamentro 22 o 24cm) precedentemente rivestita con carta da forno.
Infornate il tutto a 180° per 35-40 minuti circa. Dopo questo tempo controllate la cottura con uno stuzzicadenti, dovrà uscirne asciutto!
Lasciate raffreddare il tortino, affettatelo e servitelo con dell' insalatina fresca di stagione e un filo d'olio extravergine di oliva.
La scarola può essere sostituita con 400 g di spinaci, sempre lessati e strizzati, oppure con 500 g di ortiche, che possono essere lessate o saltate in padella con un po' di olio.
Sbizzarritevi nell'aggiunta di odori e spezie, come erbe di provenza, oppure della camomilla, otterrete risultati fantastici!
Buona ricetta di città a tutti!
Quelle belle giornate di sole e di aria fresca che profuma di fiori di cilegio, le gite in bici e le passeggiate in collina in mezzo ai prati verdi, il sorriso che torna sul viso di tutti... nulla di tutto ciò ci è ancora permesso, per ora solo nubi, pioggia e pozzanghere all'orizzonte.
Ma io non dispero, perchè prima o poi un pic-nic lo faremo, e allora vediamo di arrivarci più che preparati!
Questa prima ricetta di città è infatti perfetta anche per essere gustata in mezzo alla campagna, perciò a voi la scelta!
Tortino di ricotta, scarola e prosciutto cotto
Per 6 persone
500 g ricotta - 2 uova - 2 cucchiai di parmigiano grattuggiato - 2 cipollotti bianchi - 2 teste di scarola - 100 g prosciutto cotto in un'unica fetta spessa - olio - sale - pepe
1) Mettete sul fuoco una pentola con dell'acqua, portatela a ebollizione, mentre nel lavandino lavate in acqua abbondante la scarola; una volta pulita, cuocetela nell'acqua per 3-4 minuti. Scolatela e una volta raffreddata, strizzatela bene.
2)Affettate i cipollotti e fateli saltare per qualche minuto in una padella con due cucchiai di olio; fateli raffreddare. Tagliate a cubetti la fetta di prosciutto.
3)Amalgamate la ricotta con le uova e il parmigiano, aggiungetevi i cipollotti, il prosciutto, e la scarola, aggiustate di sale e di pepe, e versate il composto in una teglia rettangolare (tipo quelle da flan) o rotonda (tipo quelle da torta, diamentro 22 o 24cm) precedentemente rivestita con carta da forno.
Infornate il tutto a 180° per 35-40 minuti circa. Dopo questo tempo controllate la cottura con uno stuzzicadenti, dovrà uscirne asciutto!
Lasciate raffreddare il tortino, affettatelo e servitelo con dell' insalatina fresca di stagione e un filo d'olio extravergine di oliva.
La scarola può essere sostituita con 400 g di spinaci, sempre lessati e strizzati, oppure con 500 g di ortiche, che possono essere lessate o saltate in padella con un po' di olio.
Sbizzarritevi nell'aggiunta di odori e spezie, come erbe di provenza, oppure della camomilla, otterrete risultati fantastici!
Buona ricetta di città a tutti!
martedì 17 aprile 2012
lunedì 16 aprile 2012
RUBRICA 10X10 - MAURIZIO SURACE
Nato in Baviera nel '77, dall'età di sette anni a Torino. Adora viaggiare; tra Londra e Marbella, da NYC a Miami passando per Zanzibar e Berlino… per la stessa ragione del viaggio viaggiare cit. De Andrè. Ha sempre con sè la sua Canon per rubare attimi e particolari di vita quotidiana. Una casa nuova e tante idee in testa. Maurizio Surace si occupa di grafica, foto e web da dieci anni con Onedream; e di marketing e comunicazione da sei anni in Previa. Dieci domande per lui.
Cosa c'è sulla tua scrivania?
Un 27pollici che diffonde, ispira e a volte fa anche sospirare, post-it di ogni genere e sorta, progetti packaging.
Descrivi un tuo rito quotidiano
Una doccia con della buona musica di sottofondo.
Quale oggetto non deve mancare in una casa?
Un Mac, si possono fare tante cose con un bel Mac...
Ultimo viaggio?
Londra.
Quando non fai grafica cosa fai?
Mi spupazzo i nipotini, spadello piatti saporiti con Alice, viaggio e catturo con un 50mm..
Bianco o nero?
Bianco opaco etereo, lascia la mente libera di correre.
Un progetto a cui vorresti lavorare?
Un viaggio fotografico unito a un progetto di volontariato per poi fare una mostra e tirare su 2 soldi per ripetere l’esperienza... E ancora e ancora un’altra volta.
Fare grafica è come..?
Vestire a festa un prodotto, dalla ricerca stilistica al foglio di caduta macchina in tipografia per il cartaceo. Dall'aperitivo con il cliente al monitoraggio degli accessi del nuovo progetto internet. Mi piace e mi sento fortunato.
Soggetto o prospettiva interessante a Torino?
Il fiume che l’attraversa...
Definisci l'ottimismo oggi
Metterci PASSIONE e osare con un pizzico di follia.
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